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L’OTITE MEDIA SECRETIVA

L’otite media secretiva è un’infiammazione dell’orecchio medio provocata da un  deficit della ventilazione.
Può essere determinata da una ostruzione della tuba come conseguenza di un raffreddore, e in questo caso guarisce in 7-10 gg spontaneamente o dopo una blanda terapia.
Nei bambini, però, la causa più frequente è una tuba di Eustachio malfunzionante o ostruita da  tessuto adenoideo ipertofico.
Ne consegue un accumulo di una quantità variabile di fluido sieroso o mucoide nell’orecchio medio, con un corrispondente deficit dell’udito e sensazione di orecchio pieno.



DIAGNOSI

A differenza dell’otite media acuta, la forma cronica secretiva non si accompagna a dolore, febbre o malessere generale.
Spesso l’unico sintomo è un abbassamento dell’udito; quindi, nel dubbio che il bambino non senta bene (se chiamato non si volta o non sussulta per un rumore improvviso), è opportuna una visita dallo specialista otorino per controllare l’orecchio, il naso e sottoporre il piccolo ad una serie di test diagnostici (esame audiometrico ed impedenzometrico).
All’esame audiometrico risulterà una ipoacusia trasmissiva variabile e a quello impedenzometrico un timpanogramma piatto.


TERAPIA

La terapia della forma secretiva è mirata al riassorbimento del mucopus intrappolato nell’orecchio medio per ristabilire una normale areazione e quindi una normale trasmissione del suono, con risoluzione dell’ipoacusia.
La perdita dell’udito è temporanea ed una volta curata l’infezione l’udito tornerà come prima.
La terapia si basa sull’utilizzo di antiinfiammatori (FANS o cortisonici), lavaggi nasali, spray nasali o gocce nasali decongestionanti, immunomodulatori, aereosol terapia e, in alcuni casi, antistaminici.
Se però le otiti sono frequenti, soprattutto nei primi anni di vita in cui i bambini acquisiscono la conoscenza del linguaggio, una prolungata ipoacusia può provocare seri ritardi nello sviluppo linguistico.
Per questo motivo i bambini affetti da otite media sierosa di lunga durata (che si protrae per più di tre mesi) dovrebbero essere visitati periodicamente (ogni 3 o 6 mesi) dal medico per verificare il miglioramento del bambino in quanto con il passare del tempo il muco tende a perdere la componente acquosa e a diventare sempre più denso, fino ad uno stadio finale, definito glue-ear, nel quale l’unica terapia efficace è un  intervento con aspirazione dello stesso.


CONSIGLI UTILI

Molto importante è la prevenzione delle forme croniche attraverso:

  • Lavaggi nasali durante tutto l’anno
  • In caso di raffreddore, oltre ai lavaggi è indicata l’aspirazione del muco nasale mediante apposite pompette.
    Sono preferibili quelle in cui l’intensità del risucchio viene gestita direttamente dal genitore in quanto sono le più efficaci.
  • In caso di raffreddore, una volta pulito il naso è consigliabile utilizzare spray nasali o gocce nasali decongestionanti per 7-10 gg.
  • Umidificare la camera può aiutare molto.
  • L’autoinsufflazione con appositi palloni nasali riduce l’entità dell’effusione a breve termine, ma non sono noti gli effetti a lungo termine.
  • L’allontanamento temporaneo dei bimbi dall’asilo, soprattutto per il primo anno di scuola.
  • Farmaci immunomodulatori (a base di arginina o altri principi attivi).
  • Appena possibile allontanare il bambino dalla città, preferendo il mare quale destinazione di vacanza.