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IL GOZZO O STRUMA TIROIDEO
Il gozzo o struma è un aumento di volume della tiroide.
Può essere diffuso, se la ghiandola è ingrandita nella sua totalità, oppure multinodulare, se costituito da più noduli nel contesto di una ghiandola aumentata di volume.
Se la ghiandola conserva la capacità di produrre ormoni, il gozzo si mantiene eutiroideo, mentre in caso di compenso inefficace, la funzionalità si riduce e il gozzo diventa ipofunzionante (ipotiroidismo).
In alcuni casi il gozzo si associa ad una aumentata sintesi di ormoni tiroidei con conseguente ipertiroidismo (gozzo tossico).
Il gozzo tossico può essere diffuso ( M. di Basedow) o multinodulare.
Il morbo di Basedow è la più frequente patologia che riguarda la tiroide.
È dovuto alla produzione di autoanticorpi stimolanti la tiroide che simulano l’azione del TSH, con aumento di volume della ghiandola in modo uniforme e simmetrico.
Gli altri elementi clinici caratteristici sono l’oftalmopatia infiltrativa, con conseguente esoftalmo, e la dermopatia infiltrativa o mixedema pretibiale.
Il gozzo tossico multinodulare, invece, riguarda prevalentemente il sesso femminile e l’età avanzata.
Deriva da un preesistente gozzo multinodulare non tossico in cui aree iperplastico-adenomatose acquisiscono autonomia funzionale.
A volte il viraggio alla fase tossica avviene bruscamente, per esposizione a un carico di iodio.
La tiroide può essere molto ingrandita, fino a determinare l’insorgenza di sintomi da compressione sulle strutture vicine con comparsa di sensazione di peso al collo, difficoltà respiratoria, per compressione della trachea, o difficoltà alla deglutizione per compressione dell’esofago.
Nei gozzi tossici si aggiungono i segni e i sintomi dell’ipertiroidismo.
DIAGNOSI
La diagnosi laboratoristica è basata sul dosaggio ematico di ormoni tiroidei e TSH, TG, Autoanticorpi.
La diagnosi strumentale prevede l’esecuzione di ecografia ed ecocolordoppler, che studiano dimensioni della tiroide, ecostruttura, uni/multinodularità e tipo di vascolarizzazione.
La scintigrafia si rende necessaria per l’approfondimento diagnostico di gozzi iperfunzionanti.
Per evidenziare fenomeni compressivi o dislocazioni dell’asse tracheale e dell’esofago, sono utili TC del collo e del mediastino superiore, Rx torace e Rx esofago.
Nei gozzi nodulari con noduli clinicamente e/o ecograficamente significativi, va eseguito anche un agoaspirato per la diagnosi differenziale con patologie maligne.
TERAPIA
In assenza di sintomatologia compressiva e se la citologia è negativa, è sufficiente uno stretto follow-up con associata terapia medica nelle forma ipo o iperfuznionanti.
Nei gozzi di grandi dimensioni, sintomatici, è indicato l’intervento chirurgico di emitiroidectomia o tiroidectomia totale.